orto frutteto Lampone (Rubus Idaeus)
Lampone (Rubus Idaeus)

Lampone (Rubus Idaeus), pianta che cresce spontanea in tutta Europa, Italia compresa, e viene coltivata per i frutti, che sono utilizzati freschi o per la preparazione di succhi e marmellate. Può avere anche un impiego farmacologico, in quanto ha azione rinfrescante e diuretica.
Si tratta di una pianta alta fino a 2,5 m, se munito di sostegni, distanza tra le piante 1,5 m in tutte le direzioni quando è coltivato come cespuglio, oppure a 50 cm di distanza in file distanti 1,5-2 m, quando viene coltivato a spalliera, sostenuto da un graticciato in fil di ferro. Pianta con rizoma legnoso, allungato, che produce numerosi fusti eretti o arcuati, muniti di spine brevi, diritte. I germogli giovano sono pelosi. Le foglie, verde chiaro sulla pagina superiore e grigio-biancastre su quella inferiore, sono composte, imparipennate, formate da 3-7 foglioline grandi, ovato-acuminate, seghettate ai margini. I fiori, rosa chiaro, riuniti in racemi terminali, sbocciano in aprile nelle varietà non rifiorenti o dette anche unifere, e in aprile e ancora durante l’estate nelle varietà rifiorenti o bifere. Il frutto è una mora, formata da piccole drupe aggregate che quando sono mature si staccano tutte assieme dal ricettacolo. Nella maggior parte delle varietà di Lamponi i frutti sono color rosso chiaro ma ne esistono altre di colore giallo.
Le varietà vanno distinte in 2 gruppi: quelle unifere che fruttificano una sola volta in giugno sui germogli prodotti dai rami di un anno e quelle bifere che producono frutti in giugno, sui germogli prodotto dai rami di un anno e in settembre sui rami prodotti nella stessa annata, in posizione apicale. Fra le tante varietà unifere si ricordano Malling Exploit, Malling Jewel, Malling Promise; del gruppo delle bifere invece fanno parte  Lloyd George, Meraviglia delle Quattro Stagioni, Romy, Sptember e Zeva.

Tecnica culturale: il lampone si pianta in novembre in terreno sciolto, ma tendenzialmente umido, fertile, al sole o in posizioni parzialmente ombreggiate e non cresce bene nei terreni alcalini e siccitosi. La messa a dimora va effettuata distanziando le piante in modo diverso, secondo la forma di allevamento scelta, come indicato in precedenza. Se si piantano a file, si dispongono alle  loro estremità pali alti circa 2 m, fra i quali si tendono fili di ferro zincato, posti ad altezze di verse o a mo’ di graticcio, in modo da sostenere i fusti leggeri. Al momento della preparazione del terreno è consigliabile interrare una buona quantità di letame maturo e, in mancanza, altro concime organico. Successivamente si ricorre ai concimi minerali che devono essere distribuiti annualmente, in primavera. Il terreno va tenuto sempre libero dalle erbe infestanti che vanno eliminate a mano, senza utilizzare diserbanti. Se si effettuano raschiatura, è necessario  non farle troppo profonde in modo da non danneggiare l’apparato radicale del Lampone che è piuttosto superficiale. Per mantenere umido il terreno in primavera, sarebbe meglio fare una pacciamatura con composta, letame maturo o torba.

Potatura: alla fine del primo anno di vita delle piante  di Lampone si provvede ad eliminare tutti i fusti deboli. Se si tratta di piante unifere ogni anno, in estate, terminata la raccolta, si tagliano alla base i fusti che hanno fruttificato per favorire la crescita dei nuovi germogli che, alla fine dell’estate, possono aver raggiunto anche la lunghezza di 2 m, e nel febbraio successivo vengono accorciati a metà della lunghezza. Le varietà bifere, invece,  devono essere potate maggiormente, in modo da aumentare la produzione autunnale che è poi quella più pregiata. Se in febbraio si tagliano i fusti a livello del terreno, le varietà bifere  fruttificano solo in autunno.  Il numero ottimale dei fusti per pianta è in relazione con le caratteristiche del terreno e con la distanza tra le piante, ma in genere si aggira tra i 5 e i 7 fusti.

Raccolta: i frutti del Lampone si raccolgono quando sono completamente maturi. Il momento preciso si determina osservando se si staccano dal ricettacolo; in caso affermativo si raccolgono. I lamponi non si conservano facilmente se non mediante congelazione.

Parassiti animali: possono essere infestati dagli afidi che colpiscono germogli o foglie provocando un rallentamento  nell’accrescimento dei frutti.

Parassiti vegetali:  il Lampone può essere colpito dal disseccamento dei rami del lampone che compare all’inizio dell’estate con la formazione di macchie violacee sui fusti che successivamente seccano. Anche il marciume radicale provoca deperimenti e morte della pianta. La causa è da ricercarsi nel non buono drenaggio del terreno. Altro problema è la muffa grigia che si manifesta sui frutti attraverso lo sviluppo di un  feltro grigiastro che in seguito li fa marcire. Può essere colpito dalla ruggine, che si manifesta con la presenza di macchie giallo-arancio. Può essere attaccato da una virosi che si manifesta con la comparsa di macchie di varie dimensioni sulla lamina fogliare che può anche presentarsi deformata; le piante crescono stentatamente e  fruttificano pochissimo.

Fisiopatie:  può essere interessato da una clorosi, che si manifesta con  ingiallimenti internervali che si estendono a tutta la superficie fogliare. Le cause sono una carenza di ferro nel terreno.


riproduzione: in novembre si staccano i polloni radicali che si formano numerosi, cercando di mantenere il maggior numero di radici e si piantano direttamente a dimora. Successivamente, si tagliano all’altezza di 25 cm dal livello del terreno. Se invece che in autunno la messa a dimora avviene in primavera, è meglio evitare che la pianta produca frutti nel suo primo anno di vita, perché potrebbe indebolirsi notevolmente, per cui si asportano i frutti appena fanno la loro comparsa.
esposizione:
fioritura: aprile




Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
 
   

 



betùlla (Betula)
La Betùlla (Betula) , originaria della Cina, Manciuria, Corea, Nord America, Caucaso, Europa e Himalaya, comprende circa 40 specie ed è un albero a foglia caduca, alto anche 27 m, con corteccia che dal ........

Drosera

Drosera, genere di 100 specie di piante erbacee perenni, rizomatose, appartenenti alla famiglia delle Droseraceae, diffuse negli ambienti  molto umidi delle zone temperate e tropicali di tutti i continenti. Le specie ........

Kolkwitzia

Kolkwitzia, genere comprendente una sola specie arbustiva, a foglie decidue, rustica, con fiori molto ornamentali che sbocciano in estate.
Questi arbusti, la cui fioritura che avviene all'inizio dell'estate è particolarmente ........

Jasminum (Gelsomino)

Jasminum (Gelsomino), genere di 300 specie di piante rampicanti e arbustive, a foglie sempreverdi e decidue, rustiche o delicate, appartenenti alla famiglia delle Oleaceae. Sono adatte per coprire il terreno nei giardini ........

Aconitum

L'Aconitum è una erbacea perenne rustica originaria dell'Italia, Europa e Asia, comprende circa 300 specie e se ne consiglia la coltivazione in posizione non accessibile ai bambini in quanto tutte le ........

 

Ricetta del giorno
Broccoli marinati
Immergere i broccoli in acqua salata in modo che possano assorbire bene l’acqua e quindi asciugarli bene.
Schiacciare 4 spicchi d'aglio con lo schiaccia ....
sono presenti 550 piante
sono presenti 235 articoli

tutte le piante
annuali bulbose felci orchidee perenni il mondo delle rose il mondo delle primule
succulente
a foglia caduca sempreverdi
sempreverdi e decidue
a foglia caduca sempreverdi
da fiore
acquatiche
appartamento Serra
tecnica
frutteto orto
attrezzi
Verande Piscine Illuminazione giardino Cancelli e recinzioni Arredamento giardino
elenco completo articoli profilo di una pianta

lavori del mese
lotta ai parassiti
tutto piscine



Maurandia

Maurandia, genere di 10 specie di piante perenni, rampicanti o striscianti, sempreverdi, delicate o semirustiche, appartenenti alla famiglia delle Scrophulariaceae. Le specie descritte possono essere coltivate all’aperto ........

Liriodendron (albero dei tulipani)

Liriodendron (albero dei tulipani), genere di 2 specie di alberi maestosi, rustici, a foglie decidue. Le foglie, lobate, hanno apice allargato, a margine troncato o con una incavatura poco profonda. I fiori, simili a quelli ........

Elodea

Elodea, genere di 10 specie di piante acquatiche perenni, sommerse, appartenenti alla famiglia delle  Hydrocharitaceae, originarie dell’America settentrionale. Introdotta in Irlanda, si è in breve tempo diffusa in tutta ........

Eranthis

Eranthis, genere comprendente 7 specie di erbacee, perenni, rustiche, con rizomi tuberosi, appartenenti alla famiglia delle Ranuncolacee, originarie delle zone montagnose dell’Europa e dell’Asia. ........

Drosanthemum

Drosanthemum, genere di 36 specie di piante succulente, originarie del Sud-Africa, appartenenti al grande gruppo dei Mesembryanthemum. Le specie descritte sono adatte per la coltivazione in serra e in appartamento, tuttavia, ........


orto frutteto Lampone (Rubus Idaeus)
Lampone (Rubus Idaeus)

Lampone (Rubus Idaeus), pianta che cresce spontanea in tutta Europa, Italia compresa, e viene coltivata per i frutti, che sono utilizzati freschi o per la preparazione di succhi e marmellate. Può avere anche un impiego farmacologico, in quanto ha azione rinfrescante e diuretica.
Si tratta di una pianta alta fino a 2,5 m, se munito di sostegni, distanza tra le piante 1,5 m in tutte le direzioni quando è coltivato come cespuglio, oppure a 50 cm di distanza in file distanti 1,5-2 m, quando viene coltivato a spalliera, sostenuto da un graticciato in fil di ferro. Pianta con rizoma legnoso, allungato, che produce numerosi fusti eretti o arcuati, muniti di spine brevi, diritte. I germogli giovano sono pelosi. Le foglie, verde chiaro sulla pagina superiore e grigio-biancastre su quella inferiore, sono composte, imparipennate, formate da 3-7 foglioline grandi, ovato-acuminate, seghettate ai margini. I fiori, rosa chiaro, riuniti in racemi terminali, sbocciano in aprile nelle varietà non rifiorenti o dette anche unifere, e in aprile e ancora durante l’estate nelle varietà rifiorenti o bifere. Il frutto è una mora, formata da piccole drupe aggregate che quando sono mature si staccano tutte assieme dal ricettacolo. Nella maggior parte delle varietà di Lamponi i frutti sono color rosso chiaro ma ne esistono altre di colore giallo.
Le varietà vanno distinte in 2 gruppi: quelle unifere che fruttificano una sola volta in giugno sui germogli prodotti dai rami di un anno e quelle bifere che producono frutti in giugno, sui germogli prodotto dai rami di un anno e in settembre sui rami prodotti nella stessa annata, in posizione apicale. Fra le tante varietà unifere si ricordano Malling Exploit, Malling Jewel, Malling Promise; del gruppo delle bifere invece fanno parte  Lloyd George, Meraviglia delle Quattro Stagioni, Romy, Sptember e Zeva.

Tecnica culturale: il lampone si pianta in novembre in terreno sciolto, ma tendenzialmente umido, fertile, al sole o in posizioni parzialmente ombreggiate e non cresce bene nei terreni alcalini e siccitosi. La messa a dimora va effettuata distanziando le piante in modo diverso, secondo la forma di allevamento scelta, come indicato in precedenza. Se si piantano a file, si dispongono alle  loro estremità pali alti circa 2 m, fra i quali si tendono fili di ferro zincato, posti ad altezze di verse o a mo’ di graticcio, in modo da sostenere i fusti leggeri. Al momento della preparazione del terreno è consigliabile interrare una buona quantità di letame maturo e, in mancanza, altro concime organico. Successivamente si ricorre ai concimi minerali che devono essere distribuiti annualmente, in primavera. Il terreno va tenuto sempre libero dalle erbe infestanti che vanno eliminate a mano, senza utilizzare diserbanti. Se si effettuano raschiatura, è necessario  non farle troppo profonde in modo da non danneggiare l’apparato radicale del Lampone che è piuttosto superficiale. Per mantenere umido il terreno in primavera, sarebbe meglio fare una pacciamatura con composta, letame maturo o torba.

Potatura: alla fine del primo anno di vita delle piante  di Lampone si provvede ad eliminare tutti i fusti deboli. Se si tratta di piante unifere ogni anno, in estate, terminata la raccolta, si tagliano alla base i fusti che hanno fruttificato per favorire la crescita dei nuovi germogli che, alla fine dell’estate, possono aver raggiunto anche la lunghezza di 2 m, e nel febbraio successivo vengono accorciati a metà della lunghezza. Le varietà bifere, invece,  devono essere potate maggiormente, in modo da aumentare la produzione autunnale che è poi quella più pregiata. Se in febbraio si tagliano i fusti a livello del terreno, le varietà bifere  fruttificano solo in autunno.  Il numero ottimale dei fusti per pianta è in relazione con le caratteristiche del terreno e con la distanza tra le piante, ma in genere si aggira tra i 5 e i 7 fusti.

Raccolta: i frutti del Lampone si raccolgono quando sono completamente maturi. Il momento preciso si determina osservando se si staccano dal ricettacolo; in caso affermativo si raccolgono. I lamponi non si conservano facilmente se non mediante congelazione.

Parassiti animali: possono essere infestati dagli afidi che colpiscono germogli o foglie provocando un rallentamento  nell’accrescimento dei frutti.

Parassiti vegetali:  il Lampone può essere colpito dal disseccamento dei rami del lampone che compare all’inizio dell’estate con la formazione di macchie violacee sui fusti che successivamente seccano. Anche il marciume radicale provoca deperimenti e morte della pianta. La causa è da ricercarsi nel non buono drenaggio del terreno. Altro problema è la muffa grigia che si manifesta sui frutti attraverso lo sviluppo di un  feltro grigiastro che in seguito li fa marcire. Può essere colpito dalla ruggine, che si manifesta con la presenza di macchie giallo-arancio. Può essere attaccato da una virosi che si manifesta con la comparsa di macchie di varie dimensioni sulla lamina fogliare che può anche presentarsi deformata; le piante crescono stentatamente e  fruttificano pochissimo.

Fisiopatie:  può essere interessato da una clorosi, che si manifesta con  ingiallimenti internervali che si estendono a tutta la superficie fogliare. Le cause sono una carenza di ferro nel terreno.


riproduzione: in novembre si staccano i polloni radicali che si formano numerosi, cercando di mantenere il maggior numero di radici e si piantano direttamente a dimora. Successivamente, si tagliano all’altezza di 25 cm dal livello del terreno. Se invece che in autunno la messa a dimora avviene in primavera, è meglio evitare che la pianta produca frutti nel suo primo anno di vita, perché potrebbe indebolirsi notevolmente, per cui si asportano i frutti appena fanno la loro comparsa.
esposizione:
fioritura: aprile



Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su