Rosa, genere di piante che comprende circa 250 specie e altrettante varietà spontanee, diffuse nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale; alcune specie provengono dalle regioni montuose delle zone temperato-calde e tropicali.
Le rose sono le piante ornamentali per eccellenza e le maggiormente conosciute e coltivate. Erano coltivate anche nell'antichità, dai cinesi, dagli egiziani e dai greci e lo dimostrano le tante testimonianze che ci sono pervenute, testimonianze sia grafiche che letterarie. Dalla Grecia la coltivazione delle rose si diffuse presso i Romani; esse erano usate sia a scopo ornamentale che per l'estrazione di oli essenziali che venivano poi utilizzati nella preparazione di profumi e unguenti. Grazie alle testimonianze che ci sono pervenute, è possibile ritenere che le tecniche culturali fossero molto progredite. La moltiplicazione delle piante e la loro forzatura per ottenere delle fioriture precoci, sembra che non fossero un segreto.
Nel Medio Evo le rose, a scopo ornamentale, erano diffuse quasi esclusivamente nei giardini delle corti principesche, ma divennero importanti anche come piante medicinali per il cui utilizzo erano coltivate essenzialmente nei monasteri.
Già nel periodo medioevale si diffusero alcuni mutanti di rose come, ad esempio, dalla Rosa Gallica derivò la "Apothecary's Rose" o la "Red Rose of Lancaster" che diventò il simbolo della casa inglese di Lancaster. Del resto, il nome di "Guerra delle due rose" derivò dal fatto che le due famiglie inglesi che diedero vita al conflitto, avevano una rosa nel loro stemma: la prima, come già detto, la famiiglia Lancaster, la seconda quella degli York che aveva come insegna araldica una rosa a fiore bianco.
Fino al XVI secolo, le notizie che ci sono pervenute circa la coltivazione delle rose sono alquanto frammentarie, tuttavia è noto che quelle maggiormente coltivate erano la Rosa canina, la Rosa damascena, la Rosa gallica.
Fin verso la fine del XVIII secolo, però, erano diffuse in Europa soltanto le specie di origine autoctona e le loro varietà, fatta eccezione per qualche specie proveniente dall'Asia occidentale. All'inizio del XIX secolo cominciarono a diffondersi alcune specie importate dall'Asia e, contemporaneamente, dal momento che le specie coltivate cominciavano ad essere in numero più cospicuo, si cominciò a ricorrere alla tecnica dell'ibridazione mediante impollinazione artificiale. La prima Rosa importata fu la Rosa chinensis, che aveva la caratteristica di essere rifiorente. Sempre nello stesso periodo fu importata la Rosa Bourbon, ibrido naturale, ritrovata nell'isola di Bourbon, oggi Réunion, nell'Oceano indiano.
Altra rosa di notevole importanza che giunse in Europa ai primi del XIX secolo, è la Rosa x odorata, ibrido fra due specie cinesi e le fu dato il nome di Rosa Tea, in quanto il suo profumo era simile a quello delle foglie del tè. In seguito, grazie ad un continuo lavoro di ibridazione e a tanti volenterosi tentativi, fra specie europee e orientali, si giunse ad ottenere numerosi tipi di rose, le più note denominate ibridi rifiorenti.
Un altro passo fondamentale nello sviluppo delle rose coltivate fu la comparsa degli Ibridi di Tea. La prima varietà fu la famosa La France, profumata e a fioritura abbastanza continua e, come è facile intuire dal nome, ottenuta da un vivaista francese. La grande diffusione degli ibridi di Tea si ebbe, comunque, solo a partire dal XX secolo.
Successivamente si è avuto lo sviluppo di altri gruppi di rose, quali gli ibridi di Floribunda, le rampicanti, le rose in miniatura e le rose a cespuglio moderne. Il lavoro di ibridazione da parte dei vivaisti è un lavoro che non acvrà mai fine, pertanto riportare tutte le rose sarà praticamente impossibile. Ogni anno, se non proprio ogni stagione, arrivano sempre nuovi ibridi e quindi riportiamo nel dettaglio tutto ciò, o quasi, che è disponibile al momento.
Cercheremo, di volta in volta, di aggiornare l'elenco man mano che usciranno i nuovi ibridi. Le rose sono state divise in 10 gruppi, come dall'elenco sottostante, dal quale è possibile accedere alla descrizione, foto compresa, di ciascun esemplare.

Rose Botaniche

Vecchia rose

Ibridi di Floribunda

Ibridi di Tea

Rose Piangenti

Rose per Siepi

Rose Rampicanti

Rose Miniatura

Rose prostrate

 

La coltivazione delle rose
La moltiplicazione delle rose
La coltivazione delle rose: consigli utili
Le cure da dedicare alle rose
 
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Rosa, genere di piante che comprende circa 250 specie e altrettante varietà spontanee, diffuse nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale; alcune specie provengono dalle regioni montuose delle zone temperato-calde e tropicali.
Le rose sono le piante ornamentali per eccellenza e le maggiormente conosciute e coltivate. Erano coltivate anche nell'antichità, dai cinesi, dagli egiziani e dai greci e lo dimostrano le tante testimonianze che ci sono pervenute, testimonianze sia grafiche che letterarie. Dalla Grecia la coltivazione delle rose si diffuse presso i Romani; esse erano usate sia a scopo ornamentale che per l'estrazione di oli essenziali che venivano poi utilizzati nella preparazione di profumi e unguenti. Grazie alle testimonianze che ci sono pervenute, è possibile ritenere che le tecniche culturali fossero molto progredite. La moltiplicazione delle piante e la loro forzatura per ottenere delle fioriture precoci, sembra che non fossero un segreto.
Nel Medio Evo le
rose, a scopo ornamentale, erano diffuse quasi esclusivamente nei giardini delle corti principesche, ma divennero importanti anche come piante medicinali per il cui utilizzo erano coltivate essenzialmente nei monasteri.
Già nel periodo medioevale si diffusero alcuni mutanti di rose come, ad esempio, dalla Rosa Gallica derivò la "Apothecary's Rose" o la "Red Rose of Lancaster" che diventò il simbolo della casa inglese di Lancaster. Del resto, il nome di "Guerra delle due rose" derivò dal fatto che le due famiglie inglesi che diedero vita al conflitto, avevano una rosa nel loro stemma: la prima, come già detto, la famiiglia Lancaster, la seconda quella degli York che aveva come insegna araldica una rosa a fiore bianco.
Fino al XVI secolo, le notizie che ci sono pervenute circa la coltivazione delle rose sono alquanto frammentarie, tuttavia è noto che quelle maggiormente coltivate erano la Rosa canina, la Rosa damascena, la Rosa gallica.
Fin verso la fine del XVIII secolo, però, erano diffuse in Europa soltanto le specie di origine autoctona e le loro varietà, fatta eccezione per qualche specie proveniente dall'Asia occidentale. All'inizio del XIX secolo cominciarono a diffondersi alcune specie importate dall'Asia e, contemporaneamente, dal momento che le specie coltivate cominciavano ad essere in numero più cospicuo, si cominciò a ricorrere alla tecnica dell'ibridazione mediante impollinazione artificiale. La prima Rosa importata fu la Rosa chinensis, che aveva la caratteristica di essere rifiorente. Sempre nello stesso periodo fu importata la Rosa Bourbon, ibrido naturale, ritrovata nell'isola di Bourbon, oggi Réunion, nell'Oceano indiano.
Altra rosa di notevole importanza che giunse in Europa ai primi del XIX secolo, è la Rosa x odorata, ibrido fra due specie cinesi e le fu dato il nome di Rosa Tea, in quanto il suo profumo era simile a quello delle foglie del tè. In seguito, grazie ad un continuo lavoro di ibridazione e a tanti volenterosi tentativi, fra specie europee e orientali, si giunse ad ottenere numerosi tipi di rose, le più note denominate ibridi rifiorenti.
Un altro passo fondamentale nello sviluppo delle rose coltivate fu la comparsa degli Ibridi di Tea. La prima varietà fu la famosa La France, profumata e a fioritura abbastanza continua e, come è facile intuire dal nome, ottenuta da un vivaista francese. La grande diffusione degli ibridi di Tea si ebbe, comunque, solo a partire dal XX secolo.
Successivamente si è avuto lo sviluppo di altri gruppi di rose, quali gli ibridi di Floribunda, le rampicanti, le rose in miniatura e le rose a cespuglio moderne. Il lavoro di ibridazione da parte dei vivaisti è un lavoro che non acvrà mai fine, pertanto riportare tutte le rose sarà praticamente impossibile. Ogni anno, se non proprio ogni stagione, arrivano sempre nuovi ibridi e quindi riportiamo nel dettaglio tutto ciò, o quasi, che è disponibile al momento.
Cercheremo, di volta in volta, di aggiornare l'elenco man mano che usciranno i nuovi ibridi. Le rose sono state divise in 10 gruppi, come dall'elenco sottostante, dal quale è possibile accedere alla descrizione, foto compresa, di ciascun esemplare.

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