Articolo Elettricità Sicurezza
Sistema d'allarme freccedomenica 20 novembre 2011      


Il sistema d'allarme è oggi uno degli accessori che molte persone installano nella propria abitazione, soprattutto se si tratta di case unifamiliari in posti poco frequentati. Gli impianti antintrusione aumentano la sicurezza del proprio appartamento, della propria casa di campagna e non sono poi così difficili da installare in tutta autonomia.
In commercio esistono diversi tipi di sistemi d'allarme elettrici, o meglio, elettronici che variano in funzione del livello di rischio, del tipo di struttura e del livello di sicurezza richiesto.

Una cosa è proteggere un appartamento che si trova, semmai, all'ottavo piano di un palazzo in una zona centrale, o comunque densamente abitata, tutt'altra cosa è proteggere una villetta unifamiliare in periferia, o addirittura in campagna.
Va detto, per chiarezza, che tutti i sistemi possono, teoricamente, essere aggirati, ma ovviamente questo dipende anche da cosa va protetto. Se in casa si ha una collezione di quadri del valore di centinaia di migliaia di €, molto probabilmente non c'è impianto di allarme che tenga, visto che l'eventuale intrusione sarebbe ad opera di professionisti, preparati tecnicamente ed equipaggiati per superare tutti gli ostacoli. Del resto, entrano nelle banche, come potremmo mai pretendere che non entrino in casa.

Tuttavia, se si tratta di una normale abitazione, che non custodisce nulla di particolarmente prezioso, fatta eccezione per la vita degli occupanti e per la loro intimità, difficilmente potrebbe essere presa di mira da professionisti dell'intrusione, e quindi un normale impianto antifurto, più o meno sofiasticato, farà egregiamente il proprio lavoro.

Sicurezza passiva e sicurezza attiva
C'è da fare una distinzione di base che vede essenzialmente due tipi di sicurezza, quella passiva e quella attiva.
Per sicurezza passiva si intendono tutte quelle barriere fisiche interposte tra la propria abitazione e l'esterno, quindi persiane blindate, porta blindata, inferriate di sicurezza a protezione delle finestre e dei balconi, insomma tutto cià che oppone una resistenza passiva al tentativo di intrusione, senza però fare nulla di più, senza quindi avvisare gli occupanti del tentativo di furto in atto.
La sicurezza attiva è, invece, quella che prevede l'utilizzo di un impianto di allarme, dotato di una centralina elettronica, che gestisce una serie di sensori di vario tipo, in modo da attivare un allarme sonoro, o anche un allarme telefonico da inoltrare alle forze dell'ordine, in modo  non solo da scoraggiare il melintenzionato, ma anche mettere sull'avviso i padroni di casa.
La soluzione migliore, ovviamente, sarebbe una giusta combinazione dei due sistemi, che sarebbe in grado di affrire il maggior livello di protezione possibile per una abitazione.

Cablato o wirless
Esistono due sistemi di impianti di allarme ben distinti: cablato e wirless. Il primo, il cablato, prevede appunto il cablaggio, ovvero il collegamento elettrico fisico tra i vari sensori, la centralina, la sirena ed eventuali altri componenti dell'impianto. Sicuro e affidabile, visto che anche la sola interruzione di un cavo provoca l'attivazione dell'allarme, in quanto questo viene interpretato dalla centralina come un tentativo di manomissione. Stessa cosa in caso di interruzione dell'energia elettrica, Tuttavia, tutte le centraine e le sirene di questo tipo sono dotate di una batteria ricaricabile di supporto, che automaticamente si sostituisce alla tensione di rete, in caso questa venisse interrotta per un qualsivoglia motivo. Ma se poi la batteria è scarica, si potrebbe obiettare. Nessuna paura, anche in questo caso l'impianto andrebbe in allarme, perchè interpreterebbe la situazione come una anomalia pericolosa. E ancora, si potrebbe obiettare, come potrebbe l'impianto andare in allarme se la batteria è scarica. Vi è una risposta anche per questa evenienza visto che un circuito elettronico controlla lo stato di carica della batteria e se questa dovesse scendere sotto un certo livello di sicurezza, andrebbe comunque in allarme.
Più o meno lo stesso tipo di funzionamento per il sistema wirless, con la sola differenza che i vari dispositivi saranno collegati tra loro via segnale radio, wirless appunto, e quindi in questo caso l'impianto fai-da-te è decisamente più semplificato e rapido.

Tipologia di sensori
Esistono vari  tipi di sensori, in grado di  tenere sotto controllo l'abitazione praticamente in tutti i modi. In molti utilizzano per lo più i sensori di movimento, volumetrici, o anche infrarossi, che se registrano il movimento all'interno della casa fanno scattare l'allarme. Ne esistono anche alcuni like-pet, ovvero che possono essere tarati in modo da non andare in allarme in caso della presenza di animali domestici che gironzolano per casa. Si tratta di una buona protezione, tuttavia ha un difetto di base e cioè che entra in funzione solo quando il malintenzionato è già entrato. Ma questo è proprio quello che si vuole evitare, e quindi questi dispositivi vanno benissimo, ma come supporto a quelli che servono per proteggere le aperture, quindi porte, finestre e balconi, in modo da evitare che il ladro entri. Quindi vi sono i sensori che controllano l'apertura delle porte e finestre, quelli che rilevano l'eventuale rottura di un vetro e altro ancora, tutti dispositivi facili da installare e da far gestire alla centralina. I sensori di movimento, saranno una protezione in più, in caso di violazione dell prima barriera di difesa.

La centralina e la sirena
La centralina, il cuore del sistema, è quella che gestisce tutte le funzioni e tutti i dipositivi antintrusione installati nella propria abitazione. Va collocata in un posto facilmente accessibile dai proprietari della casa, in prossimità della porta d'ingresso, me possibilmente occultata e, comunque, lontana dalle altre aperture e dai muri perimetrali. Un pizzico di prudenza in più non guasta mai.
La centraline sono per lo più programmabili, ovvero è possibile attivare l'impianto anche solo parzialmente, per esempio, nella funzione notte, che attiva solo una parte dei sensori, tipo quelli che proteggono le finestre e i balconi, ma anche quelli volumetrici sistemati nelle stanze della casa che non saranno frequentate nelle ore notturne.
Praticamente una grande flessibilità e grande possibilità di scelta. Per ultimo la sirena, meglio sempre una esterna, ma anche una interna, in modo che anche glia abitanti possano essere messi sul chi va la. La sirena va posiziona at in lato, in una posizione ben visibile dalla strada, in modo che possa essere vista facilemente dalle forze dell'rdine, visto che è anche dotata di una luce lampeggiante che si attiva in concomitanza dell'allarme sonoro. Ma è altrettanto importante che sia ben visibile anche ai malintenzionati, in modo da fungere da deterrente, in particolar modo per i non professionisti dello scasso.

Da non dimenticare
Oltre che dalle intrusioni, dai furti e dalle rapine, un sistema d'allarme ci protegge anche da incidenti causati da fattori naturali o acciodentali quali incendio,  fuga di gas e allagamento. L'impianto di rilevazione automatica di incendio, ad esempio, è un sistema di protezione in grado di misurare come variano nel tempo le grandezze tipiche della combustione, trasmettendo eventualmente un segnale di allarme se necessario.
Grazie al progredire della tecnologia, oggi i costi sono praticamente alla portata di tutti, per cui l'installazione di un sistema di allarme non costringe a grossi esborsi di denaro, tutt'altro.

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In commercio esistono diversi tipi di sistemi d'allarme elettrici, o meglio, elettronici che variano in funzione del livello di rischio, del tipo di struttura e del livello di sicurezza richiesto.

Una cosa è proteggere un appartamento che si trova, semmai, all'ottavo piano di un palazzo in una zona centrale, o comunque densamente abitata, tutt'altra cosa è proteggere una villetta unifamiliare in periferia, o addirittura in campagna.
Va detto, per chiarezza, che tutti i sistemi possono, teoricamente, essere aggirati, ma ovviamente questo dipende anche da cosa va protetto. Se in casa si ha una collezione di quadri del valore di centinaia di migliaia di €, molto probabilmente non c'è impianto di allarme che tenga, visto che l'eventuale intrusione sarebbe ad opera di professionisti, preparati tecnicamente ed equipaggiati per superare tutti gli ostacoli. Del resto, entrano nelle banche, come potremmo mai pretendere che non entrino in casa.

Tuttavia, se si tratta di una normale abitazione, che non custodisce nulla di particolarmente prezioso, fatta eccezione per la vita degli occupanti e per la loro intimità, difficilmente potrebbe essere presa di mira da professionisti dell'intrusione, e quindi un normale impianto antifurto, più o meno sofiasticato, farà egregiamente il proprio lavoro.

Sicurezza passiva e sicurezza attiva
C'è da fare una distinzione di base che vede essenzialmente due tipi di sicurezza, quella passiva e quella attiva.
Per sicurezza passiva si intendono tutte quelle barriere fisiche interposte tra la propria abitazione e l'esterno, quindi persiane blindate, porta blindata, inferriate di sicurezza a protezione delle finestre e dei balconi, insomma tutto cià che oppone una resistenza passiva al tentativo di intrusione, senza però fare nulla di più, senza quindi avvisare gli occupanti del tentativo di furto in atto.
La sicurezza attiva è, invece, quella che prevede l'utilizzo di un impianto di allarme, dotato di una centralina elettronica, che gestisce una serie di sensori di vario tipo, in modo da attivare un allarme sonoro, o anche un allarme telefonico da inoltrare alle forze dell'ordine, in modo  non solo da scoraggiare il melintenzionato, ma anche mettere sull'avviso i padroni di casa.
La soluzione migliore, ovviamente, sarebbe una giusta combinazione dei due sistemi, che sarebbe in grado di affrire il maggior livello di protezione possibile per una abitazione.

Cablato o wirless
Esistono due sistemi di impianti di allarme ben distinti: cablato e wirless. Il primo, il cablato, prevede appunto il cablaggio, ovvero il collegamento elettrico fisico tra i vari sensori, la centralina, la sirena ed eventuali altri componenti dell'impianto. Sicuro e affidabile, visto che anche la sola interruzione di un cavo provoca l'attivazione dell'allarme, in quanto questo viene interpretato dalla centralina come un tentativo di manomissione. Stessa cosa in caso di interruzione dell'energia elettrica, Tuttavia, tutte le centraine e le sirene di questo tipo sono dotate di una batteria ricaricabile di supporto, che automaticamente si sostituisce alla tensione di rete, in caso questa venisse interrotta per un qualsivoglia motivo. Ma se poi la batteria è scarica, si potrebbe obiettare. Nessuna paura, anche in questo caso l'impianto andrebbe in allarme, perchè interpreterebbe la situazione come una anomalia pericolosa. E ancora, si potrebbe obiettare, come potrebbe l'impianto andare in allarme se la batteria è scarica. Vi è una risposta anche per questa evenienza visto che un circuito elettronico controlla lo stato di carica della batteria e se questa dovesse scendere sotto un certo livello di sicurezza, andrebbe comunque in allarme.
Più o meno lo stesso tipo di funzionamento per il sistema wirless, con la sola differenza che i vari dispositivi saranno collegati tra loro via segnale radio, wirless appunto, e quindi in questo caso l'impianto fai-da-te è decisamente più semplificato e rapido.

Tipologia di sensori
Esistono vari  tipi di sensori, in grado di  tenere sotto controllo l'abitazione praticamente in tutti i modi. In molti utilizzano per lo più i sensori di movimento, volumetrici, o anche infrarossi, che se registrano il movimento all'interno della casa fanno scattare l'allarme. Ne esistono anche alcuni like-pet, ovvero che possono essere tarati in modo da non andare in allarme in caso della presenza di animali domestici che gironzolano per casa. Si tratta di una buona protezione, tuttavia ha un difetto di base e cioè che entra in funzione solo quando il malintenzionato è già entrato. Ma questo è proprio quello che si vuole evitare, e quindi questi dispositivi vanno benissimo, ma come supporto a quelli che servono per proteggere le aperture, quindi porte, finestre e balconi, in modo da evitare che il ladro entri. Quindi vi sono i sensori che controllano l'apertura delle porte e finestre, quelli che rilevano l'eventuale rottura di un vetro e altro ancora, tutti dispositivi facili da installare e da far gestire alla centralina. I sensori di movimento, saranno una protezione in più, in caso di violazione dell prima barriera di difesa.

La centralina e la sirena
La centralina, il cuore del sistema, è quella che gestisce tutte le funzioni e tutti i dipositivi antintrusione installati nella propria abitazione. Va collocata in un posto facilmente accessibile dai proprietari della casa, in prossimità della porta d'ingresso, me possibilmente occultata e, comunque, lontana dalle altre aperture e dai muri perimetrali. Un pizzico di prudenza in più non guasta mai.
La centraline sono per lo più programmabili, ovvero è possibile attivare l'impianto anche solo parzialmente, per esempio, nella funzione notte, che attiva solo una parte dei sensori, tipo quelli che proteggono le finestre e i balconi, ma anche quelli volumetrici sistemati nelle stanze della casa che non saranno frequentate nelle ore notturne.
Praticamente una grande flessibilità e grande possibilità di scelta. Per ultimo la sirena, meglio sempre una esterna, ma anche una interna, in modo che anche glia abitanti possano essere messi sul chi va la. La sirena va posiziona at in lato, in una posizione ben visibile dalla strada, in modo che possa essere vista facilemente dalle forze dell'rdine, visto che è anche dotata di una luce lampeggiante che si attiva in concomitanza dell'allarme sonoro. Ma è altrettanto importante che sia ben visibile anche ai malintenzionati, in modo da fungere da deterrente, in particolar modo per i non professionisti dello scasso.

Da non dimenticare
Oltre che dalle intrusioni, dai furti e dalle rapine, un sistema d'allarme ci protegge anche da incidenti causati da fattori naturali o acciodentali quali incendio,  fuga di gas e allagamento. L'impianto di rilevazione automatica di incendio, ad esempio, è un sistema di protezione in grado di misurare come variano nel tempo le grandezze tipiche della combustione, trasmettendo eventualmente un segnale di allarme se necessario.
Grazie al progredire della tecnologia, oggi i costi sono praticamente alla portata di tutti, per cui l'installazione di un sistema di allarme non costringe a grossi esborsi di denaro, tutt'altro.

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