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Conservazione domestica dei cibi fra tecnologia, ecologia e ‘consigli della nonna’ freccemartedì 10 settembre 2013      


Una corretta conservazione domestica oggi può avvalersi della tecnologia ed anche di alcuni intramontabili consigli che, per semplificare, chiameremo ‘della nonna’, arrivati a noi direttamente dalla sapienza di chi amministrava la spesa, la cucina e, così, la corretta conservazione degli alimenti acquistati o raccolti in pieno campo. In questo caso parleremo meno della trasformazione di verdure e frutta di stagione (conserve, marmellate, etc.) e più diffusamente di quelle regole basilari per conservare al meglio gli alimenti nei frigoriferi e nei congelatori presenti in ogni abitazione: materie prime quali frutta, verdura, carne, pesce ed anche i cibi risultanti dalla trasformazione di più ingredienti.

Alcune semplici regole della conservazione domestica sembrano dettate dal comune buonsenso eppure, a volte, per mancanza di tempo o per pigrizia, resta difficile attenervisi. Non si dovrebbero inserire mai nel frigo cibi caldi, appena cucinati, come sughi o creme: il calore emanato dai cibi e dal recipiente abbasserebbe repentinamente la temperatura generale del frigo non assicurando più la corretta conservazione di ciò che vi è stato riposto. È consigliabile, invece, aspettare che i cibi raffreddino per poi inserirli nel frigo.

Nelle cucine professionali ed in quelle dei cultori della buona tavola o dei ritrovati tecnologici, si utilizzano gli abbattitori, strumenti in grado di abbassare con una certa velocità la temperatura dei cibi cucinati prima della conservazione in frigo: i cibi portati dal caldo al freddo in circa novanta minuti non soffriranno neppure il pericolo di veder crescere la carica batterica, che aumenta con maggior velocità nei cibi caldi. L’abbattitore permette inoltre una surgelazione veloce, possibilità diffusa anche in molti modelli di congelatore domestico, utile per mantenere le caratteristiche dei cibi come fossero freschi. È utile ricordare l’importanza di cucinare ogni cibo in recipienti bel puliti ed asciugati così che la carica batterica sia minima già in partenza: l’attenzione nella lavorazione di ogni pietanza garantisce una migliore conservazione del prodotto finale.

Per quanto riguarda il posizionamento di ogni categoria di cibi nel frigo, oggi quasi tutti gli apparecchi espongono al loro interno le regole generali di inserimento e nei congelatori persino le tabelle con i periodi di conservazione massima dei cibi surgelati. Queste tabelle si riferiscono ai cibi congelati in casa, cotti o crudi, mentre per i surgelati acquistati fa fede la data di scadenza che si trova sulla confezione. Nei cassetti del frigo, la zona più bassa e più fredda, andrebbero riposte frutta e verdura prive dei loro incarti. Subito sopra, carne e pesce crudi; nei vani intermedi affettati, paste fresche formaggi a pasta molle; nei ripiani alti formaggi stagionati, cibi cucinati ben coperti. Nello sportello del frigo di solito trovano posto salse come maionese o salsa di soia; le bibite, le uova, il burro.

I cassetti porta frutta e verdura dovranno essere lavati periodicamente per rimuovere i residui di terra e foglie depositati: l’eliminazione preventiva degli incarti, soprattutto di plastica, consentirà all’aria forzata all’interno dell’elettrodomestico di circolare liberamente, raffreddare in modo corretto, evitando così la formazione di condensa o muffe. Anche il cibo congelato dovrebbe essere minimamente trattato prima della conservazione, per esempio eliminando le interiora dei pesci che andranno riposti per la congelazione ben lavati ed asciugati. Il frigo può essere lavato periodicamente con uno strofinaccio dedicato intriso di acqua e aceto e ben strizzato. Spesso leggiamo consigli sulla deodorazione del frigo nel quale ci capiterà di riporre anche cipolle intere o in parte utilizzate, pesce fresco per brevi periodi o cibi con odori più forti del consueto.

Secondo i consigli della nonna, bicarbonato, limone, caffè fresco possono essere ottimi alleati elimina odori ma, di nuovo in soccorso di chi non ha molto tempo disponibile, i cibi con gli odori più forti possono essere riposti in appositi contenitori di plastica alimentare, oggi disponibili in ogni taglia e per tutti i gusti. Un consiglio ecologico prevede il riutilizzo delle vaschette di pvc dei gelati: ben lavate e asciugate, con le loro chiusure piuttosto ben congegnate possono rivelarsi una buona soluzione per riporre i cibi cotti o crudi in frigo (in una, per esempio, si possono raggruppare le piccole rimanenze di formaggi conservandoli per un pronto utilizzo), ma anche per trasportare cibo per un pic-nic: insalate di riso, paste fredde, verdure divise in porzioni, da uno o da due, pronte per essere consumate.

Non c’è dubbio che il frigo ed il congelatore siano gli elettrodomestici più impegnativi della casa proprio per la necessità di farne una corretta manutenzione (pulizia, sbrinamento, controllo periodico); sarà possibile ovviare ai noiosi e diversi lavori che questi utili elettrodomestici procurano, osservandone bene le caratteristiche al momento dell’acquisto e svolgendo le diverse manutenzioni con cadenze settimanali dedicate ad ogni specifico problema così da non dover affrontare pulizie troppo gravose in una sola volta. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Serena  Grizi - vedi tutti gli articoli di Serena  Grizi



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Alcune semplici regole della conservazione domestica sembrano dettate dal comune buonsenso eppure, a volte, per mancanza di tempo o per pigrizia, resta difficile attenervisi. Non si dovrebbero inserire mai nel frigo cibi caldi, appena cucinati, come sughi o creme: il calore emanato dai cibi e dal recipiente abbasserebbe repentinamente la temperatura generale del frigo non assicurando più la corretta conservazione di ciò che vi è stato riposto. È consigliabile, invece, aspettare che i cibi raffreddino per poi inserirli nel frigo.

Nelle cucine professionali ed in quelle dei cultori della buona tavola o dei ritrovati tecnologici, si utilizzano gli abbattitori, strumenti in grado di abbassare con una certa velocità la temperatura dei cibi cucinati prima della conservazione in frigo: i cibi portati dal caldo al freddo in circa novanta minuti non soffriranno neppure il pericolo di veder crescere la carica batterica, che aumenta con maggior velocità nei cibi caldi. L’abbattitore permette inoltre una surgelazione veloce, possibilità diffusa anche in molti modelli di congelatore domestico, utile per mantenere le caratteristiche dei cibi come fossero freschi. È utile ricordare l’importanza di cucinare ogni cibo in recipienti bel puliti ed asciugati così che la carica batterica sia minima già in partenza: l’attenzione nella lavorazione di ogni pietanza garantisce una migliore conservazione del prodotto finale.

Per quanto riguarda il posizionamento di ogni categoria di cibi nel frigo, oggi quasi tutti gli apparecchi espongono al loro interno le regole generali di inserimento e nei congelatori persino le tabelle con i periodi di conservazione massima dei cibi surgelati. Queste tabelle si riferiscono ai cibi congelati in casa, cotti o crudi, mentre per i surgelati acquistati fa fede la data di scadenza che si trova sulla confezione. Nei cassetti del frigo, la zona più bassa e più fredda, andrebbero riposte frutta e verdura prive dei loro incarti. Subito sopra, carne e pesce crudi; nei vani intermedi affettati, paste fresche formaggi a pasta molle; nei ripiani alti formaggi stagionati, cibi cucinati ben coperti. Nello sportello del frigo di solito trovano posto salse come maionese o salsa di soia; le bibite, le uova, il burro.

I cassetti porta frutta e verdura dovranno essere lavati periodicamente per rimuovere i residui di terra e foglie depositati: l’eliminazione preventiva degli incarti, soprattutto di plastica, consentirà all’aria forzata all’interno dell’elettrodomestico di circolare liberamente, raffreddare in modo corretto, evitando così la formazione di condensa o muffe. Anche il cibo congelato dovrebbe essere minimamente trattato prima della conservazione, per esempio eliminando le interiora dei pesci che andranno riposti per la congelazione ben lavati ed asciugati. Il frigo può essere lavato periodicamente con uno strofinaccio dedicato intriso di acqua e aceto e ben strizzato. Spesso leggiamo consigli sulla deodorazione del frigo nel quale ci capiterà di riporre anche cipolle intere o in parte utilizzate, pesce fresco per brevi periodi o cibi con odori più forti del consueto.

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