Chlorophytum, genere di 215 specie di piante erbacee sempreverdi, appartenenti alla famiglia delle Liliaceae. La specie descritta è abbastanza facile da coltivare sia in serra che in appartamento e anche all’aperto nelle regioni a clima mite.
Si coltiva con una composta da vasi o in un miscuglio a base di torba.. Si annaffia abbondantemente in primavera e in estate e, da ottobre a marzo, si diradano le annaffiature senza tuttavia lasciar mai seccare completamente la composta. In inverno si mantiene una temperatura minima di 7° C, sebbene le piante siano in grado di sopravvivere per brevi tratti anche a temperature più basse. Da giugno a settembre si somministra settimanalmente del concime liquido e si rinvasano le piante annualmente, in marzo-aprile, in vasi di dimensioni progressivamente crescenti fino ad un massimo di 20-25 cm d diametro. Se non si rinvasano e non si concimano regolarmente, le foglie possono imbrunirsi all’apice. Negli appartamenti le piante vanno tenute in posizioni ben illuminate e al riparo dalle correnti d’aria.
Chlorophytum elatum: pianta originaria del Sud-Africa, alta 25 cm. Le foglie, lineari-acuminate, lunghe fino a 30 cm, sono verde chiaro con bande longitudinali bianche, e in certi casi i margini sono bianchi e la zona centrale verde, mentre in altri casi i margini sono verdi e la zona centrale bianca. Questa pianta produce fusti fioriferi prostrati, lunghi fino a 60 cm, ramificati verso l’estremità, che portano fiori bianchi, stellati, larghi 2-3 cm, riuniti in pannocchie. All’estremità dei fusti si formano anche ciuffi di piccole foglie.