arbusti sempreverdi Nandina
 

Nandina, genere di una sola specie di piante arbustive, sempreverdi, semirustiche, appartenenti alla famiglia delle Berberidaceae, simili al bambù.
Si pianta fra marzo e maggio in terreno fertile, ben drenato, in posizioni soleggiate e riparate. Nelle zone a clima invernale rigido le foglie possono essere danneggiate dalla basse temperature, ma l’arbusto muore raramente.

Potatura: dopo la fioritura si tagliano i rami più vecchi e deboli.

Nandina domestica:
pianta originaria della Cina e Giappone, alta 1,2-1,8 m e del diametro di 60-90 cm. Si tratta di un arbusto dalle foglie bi o tripennate, macchiate di rosso da giovani, verde chiaro quando sono mature, che in autunno diventano color porpora. I fiori, bianchi, riuniti in pannocchie lunghe 15-40 cm, sbocciano in luglio e sono seguiti da frutti bianchi o scarlatti che maturano in agosto e restano sulla pianta per tutto il periodo invernale. Questo arbusto si coltiva in particolar modo per il fogliame molto ornamentale.

Riproduzione:
si semina in ottobre, in letto freddo o in serra. Quando le piantine sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate, si ripicchettano singolarmente in contenitori da 8 cm, riempiti con una composta da vasi. Nel settembre successivo si trapiantano in vivaio dove resteranno per 2-3 anni prima della loro definitiva messa a dimora in aprile.
In settembre si possono anche prelevare, dai germogli laterali, talee lunghe 8-10 cm, con una porzione del ramo portante, e si mettono a radicare in un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali, in cassone freddo. Nell’aprile successivo, le talee radicate si trapiantano direttamente in vivaio, dove resteranno per altri 2-3 anni, prima della loro messa a dimora definitiva in aprile.
Esposizione:
Fioritura:
luglio