Alimentazione del cane: crocchette o scatolette? 
domenica 20 ottobre 2013
La scelta di una
corretta alimentazione per il nostro amico a quattro zampe è un tema che sta particolarmente a cuore a chiunque possieda un cane. Allora la domanda è: meglio crocchette o scatolette?
L’uso di mangime secco, quindi di crocchette, è ormai largamente diffuso. Prima cosa perché quando si sceglie un prodotto di alta qualità, quest’ultimo è in grado di soddisfare tutte le esigenze nutritive del cane, inoltre perché l’acquisto di sacchi da dieci o anche da dodici o quindici chili, consente un forte risparmio di tempo e di denaro e, visti i tempi che corrono e la frenesia sempre maggiore di ciascuno di noi, non si tratta certo di una questione secondaria.
In commercio esistono diverse varietà di crocchette.
Intanto, generalmente, si trovano sui banchi di negozi specializzati per animali sacchi di croccantini di tantissime marche diverse suddivisi per età (cuccioli, adulti e anziani) e per taglie (piccole, medie e grandi). Poi, oltre tali prodotti standard, ci sono ulteriori tipologie di cibo secco specifiche per il trattamento di alcune patologie e che, dunque, hanno come effetti la
prevenzione e cura dell’obesità, delle malattie renali, intestinali, urinarie, dermatologiche, nonché di problemi specifici della crescita.
In linea generale, mentre per i cani senza problemi di salute è possibile orientarsi sulla scelta del cibo secco migliore facendosi un po’ guidare dal gusto dei nostri amici a quattro zampe, nel caso di animali con qualche difficoltà, invece, è sempre bene farsi consigliare da un veterinario nella scelta del prodotto migliore.
Quando si decide di utilizzare mangime secco è fondamentale ricordarsi di lasciare sempre a disposizione del nostro amico peloso acqua a volontà, soprattutto nei mesi più caldi, per evitare fenomeni di disidratazione, condizione che, se raggiunge livelli del 12-15%, può risultare anche letale.
Ma si deve avere l’accortezza di lasciare una
ciotola sempre piena d’acqua anche quando si decide di optare per un’alimentazione a base di scatolette, quindi di cibo umido a base di carne o pesce, con o senza l’aggiunta di verdure.
Le scatolette, a parità di qualità sono molto più costose rispetto al cibo secco.
Un errore frequente dei proprietari, che è bene evitare, è quello di usare il cibo umido quale equivalente della carne in scatola ad uso umano, per cui somministrarlo al cane insieme a riso soffiato, pasta o pane. Infatti, sia il mangime secco che quello umido sono di per sé degli alimenti completi, quindi metterli nella ciotola insieme ad altri nutrienti crea pericolosi squilibri nella dieta. Pane, pasta e carboidrati in generale inducono un
aumento della glicemia del nostro fedele amico, per cui potrebbero essere responsabili dell’insorgenza del diabete e di una condizione di obesità. Un mix scatoletta e crocchetta può essere tollerato, perché si tratta di due tipologie di alimenti completi, ma, anche in questo caso, è sempre bene chiedere consiglio al proprio veterinario.
Un’ultima avvertenza: una volta che il cane si è abituato a mangiare un certo tipo di cibo, evitare di cambiargli bruscamente regime alimentare, perché ciò potrebbe causargli problemi gastro-intestinali. Meglio sostituire gradualmente il vecchio alimento con il nuovo, mischiando per un certo periodo di tempo nella ciotola tutte e due le pappe, in modo tale che il cane possa prepararsi gradualmente alla variazione.
Diabete, obesità, presenza di calcoli sono tutte
patologie legate alla dieta e se noi umani, oggi, abbiamo finalmente imparato che le combattiamo anche a tavola, ricordiamoci, allora, che, allo stesso modo, è nella ciotola che un cane trova i suoi possibili alleati. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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