Articolo Riscaldamento Camini
Il camino, struttura, collocazione e installazione freccemartedì 1 gennaio 2013      


Il camino una volta era di fatto il cuore pulsante della casa, il posto intorno al quale raccogliersi durante le serate invernali a chiacchierare, a leggere, o a sonnecchiare tranquillamente. Il camino, nonostante i più pensino il contrario, è una struttura complessa ed è formata da numerose parti che, se sapientemente progettate e assemblate, lo rendono perfettamente funzionale, oltre che gradevole sotto tutti i punti di vista. Focolare, piedritti (i fianchi), architrave e pavimento del focolare: sono queste le parti essenziali che compongono il camino, a cui ovviamente vanno aggiunte la canna fumaria, il comignolo e la griglia per la raccolta delle ceneri,  griglia che nei camini di un tempo il cui pavimento era praticamente quasi a livello del suolo, non era quasi mai presente.

Il focolare
Il vano nel quale è ospitato il focolare, sia che sa a livello del muro o che vi sia solamente accostato, può essere strombato (svasato) e la sua parte superiore presenta solitamente una inclinazione opposta a quella della cappa. Le pareti  del focolare, al pari del pavimento, devono essere in materiale refrattario che può essere composta da mattoni refrattari assemblati per mezzo di una speciale malta refrattaria o da delle lastre di ghisa che hanno il vantaggio, una volta riscaldate, di continuare a irraggiare calore anche dopo alcune ore dallo spegnimento del fuoco.

I piedritti, i due fianchi laterali della bocca del focolare, realizzati in mattoni, muratura, pietra o marmo, sporgono solitamente di circa 20-30 cm dal muro e hanno più che altro la funzione di reggere l’architrave dei camini in stile classico, anche se in molti camini moderni l’architrave è assente e quindi sono assenti anche i piedritti. Lo stesso architrave può essere realizzato con svariati materiali, ma i più utilizzati sono il legno, la pietra o il marmo. La cappa è per lo più a forma di piramide tronca,  per lo più realizzata in cemento, in caso di camino prefabbricato o, se fatto artigianalmente, costruita utilizzando delle normali tavelle per edilizia, rifinite esternamente con malta da intonaco, e nella sua parte interna, con mattoni refrattari o con delle lastre metalliche che riscaldandosi favoriscono l’irradiamento del calore nell’ambiente e stimolano anche l’avviamento del tiraggio nella fase iniziale dell’accensione. La griglia per la raccolta delle ceneri, dove e se presente, deve essere realizzata con aperture non troppo larghe per evitare che vi possano cadere dentro anche le braci.

Installazione
La regola principale è che le dimensioni del camino devono essere adeguate all’ambiente nel quale esso viene collocato. Funzionando il camino consuma inevitabilmente molta della aria presente nell’ambiente per cui è necessario arieggiare ogni tanto il locale. E’ tuttavia possibile, quando si installa il camino, prevedere delle speciali canalizzazioni che vi convoglino direttamente dell’aria prelevata dall’esterno, in modo da non consumare quella presente nell’ambiente. La canna fumaria deve essere di dimensioni adeguate e la sua sezione deve essere correlata alla sua lunghezza e alle caratteristiche del camino stesso.

Collocazione del camino
La collocazione più idonea per un camino resta sempre quella più interna al locale nel quale viene installato, meglio se a ridosso del muro di colmo. Ovviamente il camino potrà essere posizionato anche sulla parete interna di un muro perimetrale, ma in tal caso è necessario provvedere ad un opportuno isolamento della parete, per evitare che parte del calore prodotto dal camino si disperda a contatto con la parete più fredda. La collocazione, sia che si tratti di un camino realizzato artigianalmente che di uno prefabbricato, può essere la più varia, anche a seconda delle esigenze di riscaldamento dell’ambiente, ma anche in base al gusto estetico del padrone di casa. Ve ne sono, infatti, delle forme più varie: ad angolo, a parete, a mezzo angolo, ma potrebbe trovare anche la giusta collocazione al centro di un locale, sempre se le esigenze lo richiedano.

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Il focolare
Il vano nel quale è ospitato il focolare, sia che sa a livello del muro o che vi sia solamente accostato, può essere strombato (svasato) e la sua parte superiore presenta solitamente una inclinazione opposta a quella della cappa. Le pareti  del focolare, al pari del pavimento, devono essere in materiale refrattario che può essere composta da mattoni refrattari assemblati per mezzo di una speciale malta refrattaria o da delle lastre di ghisa che hanno il vantaggio, una volta riscaldate, di continuare a irraggiare calore anche dopo alcune ore dallo spegnimento del fuoco.

I piedritti, i due fianchi laterali della bocca del focolare, realizzati in mattoni, muratura, pietra o marmo, sporgono solitamente di circa 20-30 cm dal muro e hanno più che altro la funzione di reggere l’architrave dei camini in stile classico, anche se in molti camini moderni l’architrave è assente e quindi sono assenti anche i piedritti. Lo stesso architrave può essere realizzato con svariati materiali, ma i più utilizzati sono il legno, la pietra o il marmo. La cappa è per lo più a forma di piramide tronca,  per lo più realizzata in cemento, in caso di camino prefabbricato o, se fatto artigianalmente, costruita utilizzando delle normali tavelle per edilizia, rifinite esternamente con malta da intonaco, e nella sua parte interna, con mattoni refrattari o con delle lastre metalliche che riscaldandosi favoriscono l’irradiamento del calore nell’ambiente e stimolano anche l’avviamento del tiraggio nella fase iniziale dell’accensione. La griglia per la raccolta delle ceneri, dove e se presente, deve essere realizzata con aperture non troppo larghe per evitare che vi possano cadere dentro anche le braci.

Installazione
La regola principale è che le dimensioni del camino devono essere adeguate all’ambiente nel quale esso viene collocato. Funzionando il camino consuma inevitabilmente molta della aria presente nell’ambiente per cui è necessario arieggiare ogni tanto il locale. E’ tuttavia possibile, quando si installa il camino, prevedere delle speciali canalizzazioni che vi convoglino direttamente dell’aria prelevata dall’esterno, in modo da non consumare quella presente nell’ambiente. La canna fumaria deve essere di dimensioni adeguate e la sua sezione deve essere correlata alla sua lunghezza e alle caratteristiche del camino stesso.

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La collocazione più idonea per un camino resta sempre quella più interna al locale nel quale viene installato, meglio se a ridosso del muro di colmo. Ovviamente il camino potrà essere posizionato anche sulla parete interna di un muro perimetrale, ma in tal caso è necessario provvedere ad un opportuno isolamento della parete, per evitare che parte del calore prodotto dal camino si disperda a contatto con la parete più fredda. La collocazione, sia che si tratti di un camino realizzato artigianalmente che di uno prefabbricato, può essere la più varia, anche a seconda delle esigenze di riscaldamento dell’ambiente, ma anche in base al gusto estetico del padrone di casa. Ve ne sono, infatti, delle forme più varie: ad angolo, a parete, a mezzo angolo, ma potrebbe trovare anche la giusta collocazione al centro di un locale, sempre se le esigenze lo richiedano.

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