Articolo Salute Sana alimentazione
La frutta secca, l’elisir di lunga vita freccevenerdì 4 marzo 2016      


La frutta secca, l’elisir di lunga vita, il modo migliore per vivere a lungo e in buona salute è non farla mai mancare in tavola, ovviamente senza esagerare. Protegge il cuore, fa bene a tutti, previene una gran quantità di malattie, anche quelle degenerative, pur essendo il suo raccolto stagionale, è sempre disponibile per cui trovarla non è un problema. È ricca di grassi, ma non fanno paura, perché sono per la maggior parte insaturi, mono e polinsaturi. Gli omega 3 presenti nella frutta secca, in particolare nelle noci, hanno un effetto positivo notevole per la salute, in particolare del cuore, per cui la cosa migliore che si potrebbe fare è quella di non farla mai mancare in tavola. Facile da portare anche con sé, è l’ideale per un piccolo e rapido spuntino di mezza mattinata, al posto del tradizionale cornetto o maritozzo, senza dubbio gustosi, ma certamente non proprio amici della salute.

L’importante è, come al solito, la moderazione, ovvero non esagerare, perché pur essendo la frutta secca amica della salute, non lo è invece della bilancia, essendo infatti molto calorica. Basta sapersi controllare e consumare un poco più o un poco meno di una manciata di frutta secca durante la giornata, e il gioco è fatto. Oltre agli acidi grassi insaturi, la frutta secca contiene calcio, fosforo, potassio e ferro, polifenoli e vitamina E, questi ultimi potenti antiossidanti, nemici dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e quindi anche del decadimento cerebrale e della comparsa di non poche patologie, tra cui anche i tumori.

Gli omega 3 invece riducono i trigliceridi, anch‘essi convolti nella salute delle coronarie e quindi dell’apparato cardiovascolare. Svolgono inoltre una azione antiaritmica e lievemente ipotensiva, riuscendo a ridurre la pressione di 2-4 mm, a tutto vantaggio della salute del cuore, quindi in grado, assieme al controllo dei trigliceridi, di ridurre in maniera significativa il rischio cardiovascolare, quindi infarto e ictus. Ma vediamo le caratteristiche specifiche di ciascun frutto.

  • La noce, la regina della frutta secca, ricca di grassi, circa il 68%, la maggior parte dei quali sono insaturi, quindi amici della salute. È la frutta secca che più delle altre è in grado di controllare i trigliceridi e la pressione, per cui è la più amica del cuore.
  • I pistacchi, altra frutta secca particolarmente apprezzata per il suo sapore, ma anche per le sue tante virtù. Una recente ricerca le ha anche riconosciuto la capacità di controllare la glicemia, prevenendo quindi il diabete di tipo 2. Contengono anche carboidrati e, in particolar modo, sono ricchi di ferro, ottimi quindi per i vegetariani che altrimenti non ne assumerebbero a sufficienza.
  • Le arachidi, contengono il 50% di grassi, quasi tutti insaturi, ma sono anche una buona fonte di sodio.
  • Le mandorle, tra la frutta secca quella più ricca di sodio. Sono inoltre ricche di fibra, che supera il 10 per cento, di calcio, fosforo, potassio e vitamina E.
  • Infine le nocciole, la frutta secca più ricca di grassi, ne contiene il 64%, la maggior parte insaturi, ma sono anche le più caloriche, per cui vanno assunte con estrema moderazione.
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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L’importante è, come al solito, la moderazione, ovvero non esagerare, perché pur essendo la frutta secca amica della salute, non lo è invece della bilancia, essendo infatti molto calorica. Basta sapersi controllare e consumare un poco più o un poco meno di una manciata di frutta secca durante la giornata, e il gioco è fatto. Oltre agli acidi grassi insaturi, la frutta secca contiene calcio, fosforo, potassio e ferro, polifenoli e vitamina E, questi ultimi potenti antiossidanti, nemici dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e quindi anche del decadimento cerebrale e della comparsa di non poche patologie, tra cui anche i tumori.

Gli omega 3 invece riducono i trigliceridi, anch‘essi convolti nella salute delle coronarie e quindi dell’apparato cardiovascolare. Svolgono inoltre una azione antiaritmica e lievemente ipotensiva, riuscendo a ridurre la pressione di 2-4 mm, a tutto vantaggio della salute del cuore, quindi in grado, assieme al controllo dei trigliceridi, di ridurre in maniera significativa il rischio cardiovascolare, quindi infarto e ictus. Ma vediamo le caratteristiche specifiche di ciascun frutto.

  • La noce, la regina della frutta secca, ricca di grassi, circa il 68%, la maggior parte dei quali sono insaturi, quindi amici della salute. È la frutta secca che più delle altre è in grado di controllare i trigliceridi e la pressione, per cui è la più amica del cuore.
  • I pistacchi, altra frutta secca particolarmente apprezzata per il suo sapore, ma anche per le sue tante virtù. Una recente ricerca le ha anche riconosciuto la capacità di controllare la glicemia, prevenendo quindi il diabete di tipo 2. Contengono anche carboidrati e, in particolar modo, sono ricchi di ferro, ottimi quindi per i vegetariani che altrimenti non ne assumerebbero a sufficienza.
  • Le arachidi, contengono il 50% di grassi, quasi tutti insaturi, ma sono anche una buona fonte di sodio.
  • Le mandorle, tra la frutta secca quella più ricca di sodio. Sono inoltre ricche di fibra, che supera il 10 per cento, di calcio, fosforo, potassio e vitamina E.
  • Infine le nocciole, la frutta secca più ricca di grassi, ne contiene il 64%, la maggior parte insaturi, ma sono anche le più caloriche, per cui vanno assunte con estrema moderazione.
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