Cipolla e aglio, due potenti anticancro che la natura ci mette a disposizione, in grado di ridurre significativamente il rischio di cancro allo stomaco. Da sempre considerati molto più che semplici alimenti, ma dei veri e propri fitofarmaci, grazie ora a dei recenti studi epidemiologici condotti dai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano e dell'Istituto Farmacologico Mario Negri, possono essere considerati dei veri amici della salute e, in particolare, dello stomaco visto che riescono a ridurre del 40% il rischio dello sviluppo di un tumore.
I risultati della ricerca, pubblicati su Molecolar Nutrition & Food Research, confermano le eccelelnti doti di cipolla e aglio. Per la ricerca sono stati messi a confronto le abitudini alimentari di due gruppi di soggetti e, nello specifico, 230 pazienti cui era stato diagnosticato un cancro allo stomaco e 547 perfettamente sani. Coloro che erano soliti inserire nella loro alimentazione la cipolla, almeno due porzioni a settimana per complessivi 100 grammi, avevano il 40% in meno di rischio di contrarre un tumore gastrico.
Stesso discorso per l’aglio, altro alimento che solitamente viene utilizzato per insaporire le pietanze ma che poi viene scartato una volta assolta la sua funzione, tranne che in qualche regione del paese dove viene effettivamente mangiato. I ricercatori poi, per avere un quadro più completo della situazione, hanno confrontato altri 10mila casi riportati nella letteratura scientifica, analisi che ha di fatto confermato quanto emerso dal loro studio.
Cipolla e aglio, come del resto il porro, sono alimenti che contengono sostanze solforate ed hanno anche la prerogativa di rallentare lo sviluppo dell’Helicobacter Pylori, il batterio responsabile di gastrite e ulcera che, se non curata, può anche degenerare in un cancro. Ma non solo, perché cipolla e aglio sono anche ricchi di quercitina, un flavonoide della categoria dei polifenoli in grado di ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel angue, quindi di fatto eccellenti per la prevenzione di malattie cardiovascolari.
Va anche detto che i flavonoidi, oltre alle caratteristiche appena citate, sono anche dei potenti antiossidanti, quindi in grado di contrastare i radicali liberi, i responsabili dell’invecchiamento cellulare e quindi anche dello sviluppo di una serie di patologie anche serie, tra cui quelle degenerative nervose quali l’Alzheimer. Quindi, largo a cipolla, aglio e anche porro, anche se poi bisognerà fare i conti con un alito che definire un po’ pesante è effettivamente un eufemismo. Ma a questo c’è rimedio, mentre per alcune malattie il discorso è oggettivamente più complesso.
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Cipolla e aglio, due potenti anticancro che la natura ci mette a disposizione, in grado di ridurre significativamente il rischio di cancro allo stomaco. Da sempre considerati molto più che semplici alimenti, ma dei veri e propri fitofarmaci, grazie ora a dei recenti studi epidemiologici condotti dai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano e dell'Istituto Farmacologico Mario Negri, possono essere considerati dei veri amici della salute e, in particolare, dello stomaco visto che riescono a ridurre del 40% il rischio dello sviluppo di un tumore.
I risultati della ricerca, pubblicati su Molecolar Nutrition & Food Research, confermano le eccelelnti doti di cipolla e aglio. Per la ricerca sono stati messi a confronto le abitudini alimentari di due gruppi di soggetti e, nello specifico, 230 pazienti cui era stato diagnosticato un cancro allo stomaco e 547 perfettamente sani. Coloro che erano soliti inserire nella loro alimentazione la cipolla, almeno due porzioni a settimana per complessivi 100 grammi, avevano il 40% in meno di rischio di contrarre un tumore gastrico.
Stesso discorso per l’aglio, altro alimento che solitamente viene utilizzato per insaporire le pietanze ma che poi viene scartato una volta assolta la sua funzione, tranne che in qualche regione del paese dove viene effettivamente mangiato. I ricercatori poi, per avere un quadro più completo della situazione, hanno confrontato altri 10mila casi riportati nella letteratura scientifica, analisi che ha di fatto confermato quanto emerso dal loro studio.
Cipolla e aglio, come del resto il porro, sono alimenti che contengono sostanze solforate ed hanno anche la prerogativa di rallentare lo sviluppo dell’Helicobacter Pylori, il batterio responsabile di gastrite e ulcera che, se non curata, può anche degenerare in un cancro. Ma non solo, perché cipolla e aglio sono anche ricchi di quercitina, un flavonoide della categoria dei polifenoli in grado di ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel angue, quindi di fatto eccellenti per la prevenzione di malattie cardiovascolari.
Va anche detto che i flavonoidi, oltre alle caratteristiche appena citate, sono anche dei potenti antiossidanti, quindi in grado di contrastare i radicali liberi, i responsabili dell’invecchiamento cellulare e quindi anche dello sviluppo di una serie di patologie anche serie, tra cui quelle degenerative nervose quali l’Alzheimer. Quindi, largo a cipolla, aglio e anche porro, anche se poi bisognerà fare i conti con un alito che definire un po’ pesante è effettivamente un eufemismo. Ma a questo c’è rimedio, mentre per alcune malattie il discorso è oggettivamente più complesso.
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