C’è un luogo magico in cui il tempo sembra fermarsi, in cui le papille gustative sembrano essere spinte a degustare con maggior consapevolezza qualche specialità partenopea o a inebriarsi con vini pregiati, per via della posizione surreale ed estemporanea di cui si può godere; c’è un posto lì sulla Collina dei Camaldoli (rilievo più alto della città di Napoli-485 metri sul livello del mare), in cui le persone riescono non solo a prendere una pausa dall’incessante frenesia moderna, bensì ad immergersi in un pezzo di storia e poesia.
Stiamo parlando del ristorante: “La Contessa”, incantevole e rinomata location sull’altura suddetta, a pochi passi dal parco omonimo. Tutto iniziò nel 1867 con una piccola osteria che rifocillava i nobili napoletani, i quali si recavano sulla collina per fare delle scampagnate e tutto arriva fino ad oggi: spaccato moderno, in cui l’ambiente caratteristico e familiare che ha saputo confezionare la famiglia Di Maio, ha avuto numerosi riconoscimenti in: libri, guide e trasmissioni dedite all’argomento. Il locale si affaccia su un punto particolare, i Campi Flegrei, con una vista da togliere il fiato su Ischia, Procida e Capo Miseno.
Nei giorni più sereni, si può addirittura arrivare a scorgere Capo Circeo e tutto l’intero litorale Domizio, Ventotene, Santo Stefano e Ponza. Le sue sale ampie interne e i suoi spazi esterni, perfetti per le serate estive, sono la scelta ideale per ricorrenze da festeggiare in famiglia e cene con degustazioni a cui partecipare con gli amici. Lo Chef Luigi Di Maio si impegna a realizzare gioie per il palato, dai dolci alla pasta fresca, ponendo attenzione alla freschezza delle materie prime.
“La Contessa” è sinonimo di lusso, ma allo stesso tempo si adatta perfettamente alle esigenze del vivere quotidiano, proponendo un servizio di take away per tutti quelli che vanno di corsa, con un menù veloce ed economico. Questa opzione, eventualmente, si può scegliere anche con consegna a domicilio, prenotando telefonicamente ovvero tramite email. E se da Galateo, “Buon Appetito” non si dice, non mi resta che dirvi:-
“Prego, il pranzo è servito. Accomodatevi e lasciatevi portare dalle note di Vide ‘o mare quant’è bello, spira tanto sentimente….”
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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C’è un luogo magico in cui il tempo sembra fermarsi, in cui le papille gustative sembrano essere spinte a degustare con maggior consapevolezza qualche specialità partenopea o a inebriarsi con vini pregiati, per via della posizione surreale ed estemporanea di cui si può godere; c’è un posto lì sulla Collina dei Camaldoli (rilievo più alto della città di Napoli-485 metri sul livello del mare), in cui le persone riescono non solo a prendere una pausa dall’incessante frenesia moderna, bensì ad immergersi in un pezzo di storia e poesia.
Stiamo parlando del ristorante: “La Contessa”, incantevole e rinomata location sull’altura suddetta, a pochi passi dal parco omonimo. Tutto iniziò nel 1867 con una piccola osteria che rifocillava i nobili napoletani, i quali si recavano sulla collina per fare delle scampagnate e tutto arriva fino ad oggi: spaccato moderno, in cui l’ambiente caratteristico e familiare che ha saputo confezionare la famiglia Di Maio, ha avuto numerosi riconoscimenti in: libri, guide e trasmissioni dedite all’argomento. Il locale si affaccia su un punto particolare, i Campi Flegrei, con una vista da togliere il fiato su Ischia, Procida e Capo Miseno.
Nei giorni più sereni, si può addirittura arrivare a scorgere Capo Circeo e tutto l’intero litorale Domizio, Ventotene, Santo Stefano e Ponza. Le sue sale ampie interne e i suoi spazi esterni, perfetti per le serate estive, sono la scelta ideale per ricorrenze da festeggiare in famiglia e cene con degustazioni a cui partecipare con gli amici. Lo Chef Luigi Di Maio si impegna a realizzare gioie per il palato, dai dolci alla pasta fresca, ponendo attenzione alla freschezza delle materie prime.
“La Contessa” è sinonimo di lusso, ma allo stesso tempo si adatta perfettamente alle esigenze del vivere quotidiano, proponendo un servizio di take away per tutti quelli che vanno di corsa, con un menù veloce ed economico. Questa opzione, eventualmente, si può scegliere anche con consegna a domicilio, prenotando telefonicamente ovvero tramite email. E se da Galateo, “Buon Appetito” non si dice, non mi resta che dirvi:-
“Prego, il pranzo è servito. Accomodatevi e lasciatevi portare dalle note di Vide ‘o mare quant’è bello, spira tanto sentimente….”
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