articolo Arredo giardino Piscine
Intorno all’acqua, ovvero come inserire una piscina in giardino freccesabato 6 luglio 2013

Intorno all’acqua, ovvero come inserire e valorizzare la piscina in giardino, perché è importante che le due strutture, giardino e piscina, convivano alla perfezione. Infatti, un giardino che ospiti una piscina non è semplicemente dotato di una vasca piena d’acqua in cui fare il bagno, ma è arricchito da un vero e proprio ambiente che deve essere inserito e ambientato alla perfezione, perché solo così, il tutto risulterà piacevole e armonioso.
Quindi, pensare che ogni angolo del giardino sia adatto ad ospitare una piscina è errato; può semmai, ma con certi distinguo, ospitare per i mesi estivi una piscinetta smontabile di piccole dimensioni, una struttura di fortuna, ma per qualcosa di permanente le cose sono ben diverse. Innanzi tutto ci vuole un luogo al riparo dai venti forti, con un terreno adatto e meglio se distante da alberi decidui. Attorno alla piscina deve essere possibile creare accessi a zone per il relax, collocare gli impianti, sistemare una struttura per cambiarsi e, ovviamente, le docce.

Grande attenzione va posta all’inserimento di piscine su terreni in pendenza, perché in questo caso sono necessari degli interventi, impegnativi e costosi, per consolidare il terreno, in modo da evitare di ritrovarsi con una vasca spaccata nel bel mezzo della stagione estiva. In questo caso è meglio pensare a soluzioni di semi-interramento, soluzione che potrebbe essere l’ideale anche per creare prospettive insolite o schermare visuali indesiderate.
La forma della vasca deve rapportarsi al disegno della casa o del giardino, semmai con contrasti proporzionati tra forme rotonde e quadrate, tra perimetri regolari e curvilinei, così da costituire elemento di movimentazione dell’intero ambiente.

La struttura, poi, è un altro elemento importantissimo da considerare. Sia per la piscina fuori terra che per quella interrata, il corretto studio dei parametri di resistenza alla pressione dell’acqua e della terra, agli agenti atmosferici e alle escursioni termiche, rappresenta la sola garanzia di durata. Senza dimenticare che, in caso di interramento, anche gli aspetti della impermeabilità e della elasticità sono fondamentali per evitare fessurazioni  e infiltrazioni che alla fine danneggerebbero non solo la piscina stessa, ma anche l’intero giardino.
E ancora, è necessario ricordarsi che una piscina interrata necessita dei regolari permessi comunali per la sua realizzazione, per cui prima di avventurarsi anche solo nella sua progettazione, è bene informarsi presso gli appositi uffici comunali, sui documenti necessari e, soprattutto, se è possibile ottenere la licenza edilizia.

I sistemi di filtraggio e di pompaggio sono una caratteristica essenziale, che influiscono non poco non solo sulla qualità delle acque, ma anche sul costo complessivo dell’opera. Se però su questioni tecniche specifiche come queste indicate fino ad ora è sempre bene confrontarsi con il progettista e affidarsi ad una azienda di fiducia (una piscina interrata non è alla portata di un qualsiasi fai-da-te), riguardo ad altri aspetti dell’ambiente piscina è possibile invece dare libero sfogo alla propria creatività e fantasia e al proprio gusto, tenendo a mente alcuni semplici accorgimenti.
È il caso, per esempio, della progettazione del bordi piscina e delle aree di servizio che possono rivelarsi luogo di sperimentazione di materiali e soluzioni innovative, così da costituire il punto di forza del giardino.

Soluzioni tradizionali per esigenze moderne
Una semplice fascia perimetrale che corre lungo il bordo della piscina, con una larghezza di due metri almeno in alcuni punti, è il modo più semplice per attrezzare il bordo piscina. L’importante è realizzare una superficie non scivolosa, sufficientemente porosa ma non tale da graffiare, facile da pulire, impermeabile e gradevole al tatto. È bene, inoltre, sia realizzata in leggera pendenza verso l’esterno, così da evitare che l’acqua piovana finisca all’interno della vasca.

I materiali naturali sono i migliori per queste realizzazioni. Il marmo, ma anche alcuni tipi di pietra come il porfido, la luserna o il granito, si rivelano molto interessanti e possono essere in lastre riquadrate a piano in cava, dalla tipica superficie ruvida, ma gradevole per il calpestio, oppure in cubetti, per pavimentazioni dal sapore antico, o ancora in lastre lucidate, che ne esaltano sfumature e tonalità, le pietre offrono caratteristiche tecniche molto buone e prezzi adatti alle varie esigenze, o meglio, alle diverse tasche. Senza contare poi che, un blocco di pietra un po’ più grande, appena sbozzato, può diventare un simpatico scoglio a bordo vasca su cui sedersi.
Sempre la pietra può essere utilizzata per creare fontanelle o isolotti verdi al centro della piscina, da valorizzare con fantasiosi effetti  di luci.

Il pavimento in legno per esterni è ormai  materiale del tutto affidabile,  grazie anche alla coperta di essenze esotiche molto resistenti, come il teak o il tabacco, che spesso non richiedono nemmeno trattamenti specifici, senza contare che arricchiscono il bordo vasca con caldi colori dalle sfumature insolite. Questo pavimento richiede un lavoro di posa in opera relativamente semplice, questo si alla portata di uno smaliziato fai-da-te, e di piacevole impatto sia visivo che tattile, e non necessita nemmeno di particolare manutenzione.
Inoltre, con assi di legno adatte e un po’ di fantasia è possibile realizzare pedane rialzate, gradini, piccoli sporti e terrazze, da utilizzare come elementi di collegamento su terreni in pendenza, ma anche come solarium, elementi di copertura degli impianti necessari al funzionamento della piscina, base per le docce e altro ancora.

Senza poi trascurare il vasto mondo delle piastrelle, come ceramiche in gres con specifici trattamenti per la posa in esterno, che oltre tutto rappresentano una soluzione con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Anche il mosaico, la cui gamma di produzione spazia dagli agglomerati in graniglia di vetro e granito fino ai tasselli tradizionali in pasta di vetro, offre molte possibilità in termini di disegni e colori, adattandosi non solo alla pavimentazione esterna, ma anche a quella di rivestimento del bordo e delle pareti della piscina.


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Quindi, pensare che ogni angolo del giardino sia adatto ad ospitare una piscina è errato; può semmai, ma con certi distinguo, ospitare per i mesi estivi una piscinetta smontabile di piccole dimensioni, una struttura di fortuna, ma per qualcosa di permanente le cose sono ben diverse. Innanzi tutto ci vuole un luogo al riparo dai venti forti, con un terreno adatto e meglio se distante da alberi decidui. Attorno alla piscina deve essere possibile creare accessi a zone per il relax, collocare gli impianti, sistemare una struttura per cambiarsi e, ovviamente, le docce.

Grande attenzione va posta all’inserimento di piscine su terreni in pendenza, perché in questo caso sono necessari degli interventi, impegnativi e costosi, per consolidare il terreno, in modo da evitare di ritrovarsi con una vasca spaccata nel bel mezzo della stagione estiva. In questo caso è meglio pensare a soluzioni di semi-interramento, soluzione che potrebbe essere l’ideale anche per creare prospettive insolite o schermare visuali indesiderate.
La forma della vasca deve rapportarsi al disegno della casa o del giardino, semmai con contrasti proporzionati tra forme rotonde e quadrate, tra perimetri regolari e curvilinei, così da costituire elemento di movimentazione dell’intero ambiente.

La struttura, poi, è un altro elemento importantissimo da considerare. Sia per la piscina fuori terra che per quella interrata, il corretto studio dei parametri di resistenza alla pressione dell’acqua e della terra, agli agenti atmosferici e alle escursioni termiche, rappresenta la sola garanzia di durata. Senza dimenticare che, in caso di interramento, anche gli aspetti della impermeabilità e della elasticità sono fondamentali per evitare fessurazioni  e infiltrazioni che alla fine danneggerebbero non solo la piscina stessa, ma anche l’intero giardino.
E ancora, è necessario ricordarsi che una piscina interrata necessita dei regolari permessi comunali per la sua realizzazione, per cui prima di avventurarsi anche solo nella sua progettazione, è bene informarsi presso gli appositi uffici comunali, sui documenti necessari e, soprattutto, se è possibile ottenere la licenza edilizia.

I sistemi di filtraggio e di pompaggio sono una caratteristica essenziale, che influiscono non poco non solo sulla qualità delle acque, ma anche sul costo complessivo dell’opera. Se però su questioni tecniche specifiche come queste indicate fino ad ora è sempre bene confrontarsi con il progettista e affidarsi ad una azienda di fiducia (una piscina interrata non è alla portata di un qualsiasi fai-da-te), riguardo ad altri aspetti dell’ambiente piscina è possibile invece dare libero sfogo alla propria creatività e fantasia e al proprio gusto, tenendo a mente alcuni semplici accorgimenti.
È il caso, per esempio, della progettazione del bordi piscina e delle aree di servizio che possono rivelarsi luogo di sperimentazione di materiali e soluzioni innovative, così da costituire il punto di forza del giardino.

Soluzioni tradizionali per esigenze moderne
Una semplice fascia perimetrale che corre lungo il bordo della piscina, con una larghezza di due metri almeno in alcuni punti, è il modo più semplice per attrezzare il bordo piscina. L’importante è realizzare una superficie non scivolosa, sufficientemente porosa ma non tale da graffiare, facile da pulire, impermeabile e gradevole al tatto. È bene, inoltre, sia realizzata in leggera pendenza verso l’esterno, così da evitare che l’acqua piovana finisca all’interno della vasca.

I materiali naturali sono i migliori per queste realizzazioni. Il marmo, ma anche alcuni tipi di pietra come il porfido, la luserna o il granito, si rivelano molto interessanti e possono essere in lastre riquadrate a piano in cava, dalla tipica superficie ruvida, ma gradevole per il calpestio, oppure in cubetti, per pavimentazioni dal sapore antico, o ancora in lastre lucidate, che ne esaltano sfumature e tonalità, le pietre offrono caratteristiche tecniche molto buone e prezzi adatti alle varie esigenze, o meglio, alle diverse tasche. Senza contare poi che, un blocco di pietra un po’ più grande, appena sbozzato, può diventare un simpatico scoglio a bordo vasca su cui sedersi.
Sempre la pietra può essere utilizzata per creare fontanelle o isolotti verdi al centro della piscina, da valorizzare con fantasiosi effetti  di luci.

Il pavimento in legno per esterni è ormai  materiale del tutto affidabile,  grazie anche alla coperta di essenze esotiche molto resistenti, come il teak o il tabacco, che spesso non richiedono nemmeno trattamenti specifici, senza contare che arricchiscono il bordo vasca con caldi colori dalle sfumature insolite. Questo pavimento richiede un lavoro di posa in opera relativamente semplice, questo si alla portata di uno smaliziato fai-da-te, e di piacevole impatto sia visivo che tattile, e non necessita nemmeno di particolare manutenzione.
Inoltre, con assi di legno adatte e un po’ di fantasia è possibile realizzare pedane rialzate, gradini, piccoli sporti e terrazze, da utilizzare come elementi di collegamento su terreni in pendenza, ma anche come solarium, elementi di copertura degli impianti necessari al funzionamento della piscina, base per le docce e altro ancora.

Senza poi trascurare il vasto mondo delle piastrelle, come ceramiche in gres con specifici trattamenti per la posa in esterno, che oltre tutto rappresentano una soluzione con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Anche il mosaico, la cui gamma di produzione spazia dagli agglomerati in graniglia di vetro e granito fino ai tasselli tradizionali in pasta di vetro, offre molte possibilità in termini di disegni e colori, adattandosi non solo alla pavimentazione esterna, ma anche a quella di rivestimento del bordo e delle pareti della piscina.


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