articolo Giardinaggio Attrezzi
Il tagliasiepi freccemercoledì 15 maggio 2013

Il tagliasiepi è uno di quegli attrezzi indispensabili per ogni giardiniere, sia dilettante che professionista, in quanto consente di  tagliare le siepi in modo rapido e preciso,  risparmiando di conseguenza tempo e fatica. Mantenere il giardino in ordine, anche se spesso per l’hobbista è un passatempo, una passione, può  essere anche faticoso. Uno dei lavori più impegnativi è proprio quello di dover mantenere in ordine la siepe, o anche solo un rampicante che copre una recinzione e pensare di fare un lavoro del genere semplicemente ricorrendo alle fide cesoie e ad un seghetto è una utopia.  Un lavoro del genere, se fatto a mano, richiederebbe  ben più di una semplice giornata di lavoro, cosa che metterebbe a dura prova pazienza e passione.

I vari modelli di tagliasiepe
Assodato quindi che il tagliasiepi è un accessorio necessario, bisogna ora decidere quale acquistare, e vista la grande offerta disponibile, non vi è che l’imbarazzo della scelta. Mai come in questo caso il termine imbarazzo è stato usato in maniera appropriata.  L’importante è infatti acquistare il modello adatto alle proprie esigenze, senza mai sottodimensionarlo e al tempo stesso senza poi comprare un attrezzo  sproporzionato per il lavoro che si deve fare.
Esistono in commercio tre tipologie di tagliasiepi: elettrico, a batterie, a scoppio. Naturalmente l’ideale sarebbe acquistare un modello a scoppio, ma per la maggioranza delle situazioni, si tratterebbe di un modello sovradimensionato.

Altre differenze sono rappresentate dalla lunghezza della lama o spada, dal diametro massimo dei rami che è in condizione di tagliare e infine dal peso.  Questa è una caratteristica importante perché se l’attrezzo deve essere utilizzato per lo più da un giardiniere dilettante ormai non più giovane o da una donna, è bene che non sia superiore ai 4 kg, altrimenti diventerebbe un lavoro faticoso già dopo poche minuti di utilizzo.

Il tagliasiepi elettrico è comodo, silenzioso, dal peso contenuto e non inquinante che però di contro ha lo svantaggio di dover essere collegato alla rete elettrica, cosa che  costringe a dover fare i conti con un cavo che potrebbe dare fastidio, con il rischio inoltre di tagliarlo inavvertitamente. Questo è comunque un problema relativo in quanto, anche se si dovesse tagliare il cavo di prolunga, rimetterlo a posto  è cosa abbastanza semplice.  L’importante che si tratti di un cavo ben isolato, assolutamente sicuro, in modo da poterlo agganciare anche alla cintura dietro la schiena  per mezzo di un moschettone , cosa che riduce notevolmente il rischio di ritrovarselo tra i piedi.

La lunghezza dell’asta o spada dovrebbe essere mediamente di  40-50 cm, perché aste superiori pur consentendo  tagli di maggiori dimensioni, accrescono il peso dell’attrezzo e, in alcuni casi, lo rendono poco maneggevole.  La capacità di taglio deve essere di almeno 16-20 mm, mentre misure superiori sono del tutto  inutili, in quanto solitamente le siepi hanno rami giovani di minori dimensioni. La potenza del motore deve essere superiore ai  500 W, altrimenti le prestazioni sarebbero decisamente insufficienti. Infine, bisogna considerare anche  che esistono in commercio attrezzi dotati di lunga impugnatura e testa  in grado di ruotare a 90° e più, caratteristica molto utile se si devono tagliare siepi  superiori ai 3 m di altezza, in quanto evita di dover ricorrere ad una scala.
Infine, scegliere un prodotto che offra sufficienti caratteristiche di sicurezza, anche se ormai queste sono comuni a tutti i tagliasiepi, anche ai più economici. Tutti hanno la caratteristica di essere alimentati a due mani, cosa che rende quasi impossibile che ci si possa tagliare un dito che, ricordiamolo, non ricrescerebbe come il ramo della siepe appena tagliata. Se una delle due mani viene staccata da uno dei due interruttori che azionano il tagliasiepe, le lame si bloccano all’istante.

Un altro modello interessante potrebbe esser e quello a batteria, anche se si sarebbe condizionati dalla durata della carica, problema in parte superato grazie alle nuove batterie al litio. Comodo e maneggevole, ha tuttavia una potenza inferiore  e una ridotta autonomia.
Infine, il modello a scoppio. Sicuramente il più interessante ma anche  quello che solitamente pesa più di tutti e che  di conseguenza è poco consigliato ad un giardiniere dilettante che deve per lo più potare delle siepi di piccole dimensioni.
Infine i prezzi. I modelli elettrici son senza dubbio i più convenienti ed economici, anche se ve ne sono alcuni, dalle elevate prestazioni, che costano quasi quanto un modello a scoppio. In linea di massima un prezzo medio si aggira intorno ai 40-50 €, un prezzo alla portata di tutte le tasche. Ve ne sono anche di prezzo inferiore, ma lesinare eccessivamente, potrebbe non essere la scelta giusta.


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Ginkgo

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Il tagliasiepi freccemercoledì 15 maggio 2013

Il tagliasiepi è uno di quegli attrezzi indispensabili per ogni giardiniere, sia dilettante che professionista, in quanto consente di  tagliare le siepi in modo rapido e preciso,  risparmiando di conseguenza tempo e fatica. Mantenere il giardino in ordine, anche se spesso per l’hobbista è un passatempo, una passione, può  essere anche faticoso. Uno dei lavori più impegnativi è proprio quello di dover mantenere in ordine la siepe, o anche solo un rampicante che copre una recinzione e pensare di fare un lavoro del genere semplicemente ricorrendo alle fide cesoie e ad un seghetto è una utopia.  Un lavoro del genere, se fatto a mano, richiederebbe  ben più di una semplice giornata di lavoro, cosa che metterebbe a dura prova pazienza e passione.

I vari modelli di tagliasiepe
Assodato quindi che il tagliasiepi è un accessorio necessario, bisogna ora decidere quale acquistare, e vista la grande offerta disponibile, non vi è che l’imbarazzo della scelta. Mai come in questo caso il termine imbarazzo è stato usato in maniera appropriata.  L’importante è infatti acquistare il modello adatto alle proprie esigenze, senza mai sottodimensionarlo e al tempo stesso senza poi comprare un attrezzo  sproporzionato per il lavoro che si deve fare.
Esistono in commercio tre tipologie di tagliasiepi: elettrico, a batterie, a scoppio. Naturalmente l’ideale sarebbe acquistare un modello a scoppio, ma per la maggioranza delle situazioni, si tratterebbe di un modello sovradimensionato.

Altre differenze sono rappresentate dalla lunghezza della lama o spada, dal diametro massimo dei rami che è in condizione di tagliare e infine dal peso.  Questa è una caratteristica importante perché se l’attrezzo deve essere utilizzato per lo più da un giardiniere dilettante ormai non più giovane o da una donna, è bene che non sia superiore ai 4 kg, altrimenti diventerebbe un lavoro faticoso già dopo poche minuti di utilizzo.

Il tagliasiepi elettrico è comodo, silenzioso, dal peso contenuto e non inquinante che però di contro ha lo svantaggio di dover essere collegato alla rete elettrica, cosa che  costringe a dover fare i conti con un cavo che potrebbe dare fastidio, con il rischio inoltre di tagliarlo inavvertitamente. Questo è comunque un problema relativo in quanto, anche se si dovesse tagliare il cavo di prolunga, rimetterlo a posto  è cosa abbastanza semplice.  L’importante che si tratti di un cavo ben isolato, assolutamente sicuro, in modo da poterlo agganciare anche alla cintura dietro la schiena  per mezzo di un moschettone , cosa che riduce notevolmente il rischio di ritrovarselo tra i piedi.

La lunghezza dell’asta o spada dovrebbe essere mediamente di  40-50 cm, perché aste superiori pur consentendo  tagli di maggiori dimensioni, accrescono il peso dell’attrezzo e, in alcuni casi, lo rendono poco maneggevole.  La capacità di taglio deve essere di almeno 16-20 mm, mentre misure superiori sono del tutto  inutili, in quanto solitamente le siepi hanno rami giovani di minori dimensioni. La potenza del motore deve essere superiore ai  500 W, altrimenti le prestazioni sarebbero decisamente insufficienti. Infine, bisogna considerare anche  che esistono in commercio attrezzi dotati di lunga impugnatura e testa  in grado di ruotare a 90° e più, caratteristica molto utile se si devono tagliare siepi  superiori ai 3 m di altezza, in quanto evita di dover ricorrere ad una scala.
Infine, scegliere un prodotto che offra sufficienti caratteristiche di sicurezza, anche se ormai queste sono comuni a tutti i tagliasiepi, anche ai più economici. Tutti hanno la caratteristica di essere alimentati a due mani, cosa che rende quasi impossibile che ci si possa tagliare un dito che, ricordiamolo, non ricrescerebbe come il ramo della siepe appena tagliata. Se una delle due mani viene staccata da uno dei due interruttori che azionano il tagliasiepe, le lame si bloccano all’istante.

Un altro modello interessante potrebbe esser e quello a batteria, anche se si sarebbe condizionati dalla durata della carica, problema in parte superato grazie alle nuove batterie al litio. Comodo e maneggevole, ha tuttavia una potenza inferiore  e una ridotta autonomia.
Infine, il modello a scoppio. Sicuramente il più interessante ma anche  quello che solitamente pesa più di tutti e che  di conseguenza è poco consigliato ad un giardiniere dilettante che deve per lo più potare delle siepi di piccole dimensioni.
Infine i prezzi. I modelli elettrici son senza dubbio i più convenienti ed economici, anche se ve ne sono alcuni, dalle elevate prestazioni, che costano quasi quanto un modello a scoppio. In linea di massima un prezzo medio si aggira intorno ai 40-50 €, un prezzo alla portata di tutte le tasche. Ve ne sono anche di prezzo inferiore, ma lesinare eccessivamente, potrebbe non essere la scelta giusta.


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