articolo Giardino Tecnica
Ortensie, le cure estive freccevenerdì 5 maggio 2017

Ortensie, le cure estive necessarie per mantenerle sempre in buona salute, perché solo così si potrà godere della loro splendida e lunga fioritura. Si, perché i fiori delle ortensie non sono belli solo appena sbocciati, quando i loro colori sono intensi, ma anche una volta che il fiore sta appassendo in quanto non perdono, pur mutando colore, diventano infatti di un caldo color ruggine, il loro fascino per cui, sia che li si lasci sulla pianta, sia che li si recida per portarli in casa, continueranno ad essere assai decorativi.
Se davvero si vuole che le ortensie godano di buona salute, è necessario curarle costantemente durante l’anno. Alcune operazioni vanno fatte regolarmente, con metodo e attenzione particolare. Ma vediamole insieme in dettaglio.

Innanzi tutto è necessario annaffiarle regolarmente e in quantità sufficiente per permettere all’acqua di raggiungere le radici, tuttavia bisogna fare attenzione a non bagnare mai le teste fiorite se si vuole conservarle a lungo. Se poi le si annaffia con acqua calcarea, non bisogna meravigliarsi se le foglie cominciano ad ingiallire a partire dai margini, mentre le nervature resteranno verdi. Per evitare questo inconveniente, aggiungere all’acqua delle annaffiature un prodotto anticlorosi. Se invece si desidera che le ortensie restino blu, è necessario aggiungere un preparato apposito all’acqua delle annaffiature. Si tratta di prodotti a base di solfati che rendono acido il terreno e hanno un effetto anticalcare.

Concimarle con fertilizzanti liquidi e solubili disciolti nell’acqua di irrigazione e distribuiti sul terreno, rispettando ovviamente le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto utilizzato. Si trovano in commercio prodotti specifici per ogni esigenza e di facile impiego.

Cimare le ortensie per favorire la formazione di nuove ramificazioni e asportare i fiori appassiti, almeno nel periodo iniziale della fioritura, per evitare l’affaticamento della pianta e stimolare anche la formazione di altri fiori. Verso la fine del periodo di fioritura sarebbe meglio lasciare le infiorescenze appassite così da poter godere anche dei loro colori particolari.

Controllare continuamente le piante per scoprire per tempo eventuali attacchi di parassiti. Tra questi, tre sono particolarmente temibili: gli afidi che si combattono con prodotti a base di Malathion; i ragnetti rossi (puntini rossi sulle foglie visibili con la lente d’ingrandimento), che si combattono con lo stesso prodotto o anche con altri acaricidi; le cocciniglie, che si combattono con oli minerali eventualmente addizionati con prodotti a base di Malathion.


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Linnaea

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Nelumbo (Fior di Loto)

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Se davvero si vuole che le ortensie godano di buona salute, è necessario curarle costantemente durante l’anno. Alcune operazioni vanno fatte regolarmente, con metodo e attenzione particolare. Ma vediamole insieme in dettaglio.

Innanzi tutto è necessario annaffiarle regolarmente e in quantità sufficiente per permettere all’acqua di raggiungere le radici, tuttavia bisogna fare attenzione a non bagnare mai le teste fiorite se si vuole conservarle a lungo. Se poi le si annaffia con acqua calcarea, non bisogna meravigliarsi se le foglie cominciano ad ingiallire a partire dai margini, mentre le nervature resteranno verdi. Per evitare questo inconveniente, aggiungere all’acqua delle annaffiature un prodotto anticlorosi. Se invece si desidera che le ortensie restino blu, è necessario aggiungere un preparato apposito all’acqua delle annaffiature. Si tratta di prodotti a base di solfati che rendono acido il terreno e hanno un effetto anticalcare.

Concimarle con fertilizzanti liquidi e solubili disciolti nell’acqua di irrigazione e distribuiti sul terreno, rispettando ovviamente le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto utilizzato. Si trovano in commercio prodotti specifici per ogni esigenza e di facile impiego.

Cimare le ortensie per favorire la formazione di nuove ramificazioni e asportare i fiori appassiti, almeno nel periodo iniziale della fioritura, per evitare l’affaticamento della pianta e stimolare anche la formazione di altri fiori. Verso la fine del periodo di fioritura sarebbe meglio lasciare le infiorescenze appassite così da poter godere anche dei loro colori particolari.

Controllare continuamente le piante per scoprire per tempo eventuali attacchi di parassiti. Tra questi, tre sono particolarmente temibili: gli afidi che si combattono con prodotti a base di Malathion; i ragnetti rossi (puntini rossi sulle foglie visibili con la lente d’ingrandimento), che si combattono con lo stesso prodotto o anche con altri acaricidi; le cocciniglie, che si combattono con oli minerali eventualmente addizionati con prodotti a base di Malathion.


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